来自Sports Investment Group 新球场的新闻(有懂意大利语的翻译下)
本帖最后由 cjackj 于 2009-9-8 20:31 编辑貌似是二零零八年的消息了
01/06/2008 - Il Giornale - La nuova Inter: dopo Mourinho arriverà uno stadio da 65mila posti
Addio San Siro: ecco il progetto per l’impianto che sorgerà nella zona di Pero. Costerà 400 milioni: l’obbiettivo è averlo pronto per il 2012. Capienza 65mila posti. Sarà dedicato ad Angelo Moratti e Giacinto Facchetti
Un addio lungo 4 anni. Poi l’Inter, dalla stagione 2012-13, lascerà San Siro per giocare nel nuovo impianto che sarà costruito dalle parti di Pero, sul territorio dedicato all’Expo e posto fra due stazioni della nuova linea metropolitana. Una scelta inevitabile per stare al passo con i grandi club d’Europa che vantano ricavi inimmaginabili da stadio, come si evince dal nuovo progetto elaborato con la consulenza di «Sports Investment Group», società specializzata nella realizzazione e nello sviluppo di grandi arene sportive. Nel 2006-07 le prime 4 società italiane per fatturato (Milan, Inter, Roma e Juventus) non hanno retto il confronto con i corrispondenti club inglesi (Liverpool, Arsenal, Chelsea e Manchester Utd.) nella capacità di generare ricavi: 725 milioni di euro contro 1061. In assoluto un gap di 336 milioni. Siamo indietro anni luce sulle entrate da stadio (-350 milioni) e su quelli commerciali (-142 milioni). Sui diritti tv invece i numeri danno ragione ai club italiani per 156 milioni. La situazione è destinata a peggiorare nonostante il ritorno della Juventus a grandi livelli in seguito alla vendita collettiva dal 2010. Prevedibile una forbice di almeno 500 milioni di euro a favore dei colossi inglesi: impossibile fare la concorrenza a questi livelli a meno che i presidenti non intervengano con i beni personali come hanno fatto negli ultimi Moratti, Berlusconi e Sensi.
Ma l’elastico non può tirarsi all’infinito: dai e dai rischia di rompersi. Indispensabile quindi aumentare il valore dei diritti tv per stare al passo con la Premiership, portare avanti una politica commerciale di alto livello e soprattutto ottenere benefici di ben altro tenore dagli stadi. Tanto per capirci l’Arsenal ha più che raddoppiato le entrate da stadio quando s’è insediato nel nuovo impianto che ha fruttato 135 milioni nel 2006-07 contro i 64 della stagione precedente. Questa particolare classifica è guidata dal Manchester Utd (138 milioni) davanti ad Arsenal (135), Chelsea (111), Barcellona (89), Real Madrid (82) Liverpool (57), Celtic (51) e via di questo passo. A metà classifica le italiane con ricavi modesti: undicesima l’Inter con 30 milioni, dodicesimo il Milan con 29, quindicesima la Roma con 24. La Juventus, per via della retrocessione in B, ha incassato appena 8 milioni. E proprio la Signora ha cominciato a invertire la tendenza dando il via alla ristrutturazione del Delle Alpi che dovrebbe portare benefici per 60-70 milioni.
L’Inter vuole fare di meglio per porsi sulla scia dei club d’Oltre Manica con uno stadio che potrebbe somigliare a quello del Liverpool, in avvio di costruzione. La visione definitiva si avrà dopo la scelta del progetto promossa da «Sports Investment Group» fra i migliori gruppi di architettura al mondo. Ma già si conoscono alcune caratteristiche dello stadio nerazzurro che verrà intitolato per motivi commerciali a uno sponsor (vedi Ricoh a Coventry) ma sarà dedicato ad Angelo Moratti e Giacinto Facchetti. Alla base del progetto la filosofia di riportare alle partite le famiglie e di fare il tutto esaurito in ogni occasione: obbiettivi imprescindibili per Massimo Moratti. Intanto la capienza, pari a 60-65 mila posti, con angoli di visuale ottimali da ogni parte grazie anche all’assenza della pista d’atletica. Il bando comprende, fra l’altro: a) 120-150 sky-box di 35 mq2, simili a quelli costruiti a San Siro, in grado di ospitare una dozzina di spettatori; b) 800 box-loggia di 15 mq2, più spartani e meno capienti rispetto ai precedenti; c) 3 livelli di tribuna d’onore con servizi personalizzati a seconda della spesa; 4) un’ottantina di punti di ristoro con la finalità di soddisfare ogni tipo di esigenza e di tasca. Previsti anche 4 ristoranti, di cui uno da gourmet, e numerosi negozi. All’interno la sede dell’Inter con la sala dei trofei, il museo e gli spazi riservati al merchandising. Fuori parcheggio da 7-8 mila posti, quanto dovrebbe bastare nei giorni di partita e in quelli senza per consentire a chi entra a Milano da nord-ovest di lasciare l’auto e prendere la metropolitana.
Il costo? Sui 400 milioni, compresi gli oneri finanziari: gran parte dell’investimento arriverà per l’80% da fondi e banche, il resto dall’azionista. Ma con la possibilità di fare cassa fin dalla presentazione del progetto con l’apporto degli sponsor, specie di quello che darà il nome allo stadio, e delle aziende che prenoteranno box e negozi. Ne dovrebbero scaturire entrate per una quarantina di milioni. L’ammortamento è previsto in una decina di anni. E i ricavi, i famosi ricavi, permetteranno all’Inter di autofinanziarsi e fare concorrenza ai maggiori club europei. In un secondo momento si parlerà della costruzione, vicino allo stadio, di un centro commerciale e di un albergo, che comporterà ulteriori iniezioni di denaro in «project financing».
L’ultima domanda riguarda lo stadio Meazza. Che fine farà? Al Milan la delicata risposta. Che però forse è già arrivata, viste le parole di ieri del vicepresidente Galliani: «Con il gruppo Ligresti abbiamo già preparato diversi progetti di quello che ritengo un sogno. Ci stiamo provando ma so bene che è una montagna difficile da scalare». 17/06/2008 - Corriere della Sera - «Un superstadio solo per l'Inter»
PORTOFINO - Non prima del 2013, non più tardi del 2016. «Quando l' Inter raggiungerà il pareggio di bilancio». Forse nell' area dell' Expo, dove già sorge la nuova fiera Rho-Pero, ma non è detto, perché «abbiamo anche altre opzioni». Di sicuro, in una zona già servita dalla metropolitana. L' Inter cerca casa. Per stare comoda e per accogliere gli amici, che sono numerosi: più 9% di tifosi rispetto all' anno scorso (superato il Milan, secondo uno studio Nielsen), più 30% di abbonati nei primi dieci giorni di vendita in confronto al 2007. Ma anche per fare cassa, «perché per ora l' Inter non è che sia proprio un business». Così, il vecchio sogno dello stadio di proprietà, tante volte accarezzato, ora diventa più nitido. Ne parla il presidente Massimo Moratti durante il workshop a Portofino, quando in platea ad ascoltare ci sono quegli sponsor che in prima persona dovranno condividere il progetto. Platea interessata, dunque. Anche perché «il nuovo stadio potrà portare il nome di uno dei nostri partner, così come è successo in Inghilterra per l' impianto dell' Arsenal, l' Emirates». Con San Siro questo sarebbe impossibile. «È intitolato a Meazza, è la storia del calcio, non si potrebbe mai cambiare il nome», spiega l' amministratore delegato Ernesto Paolillo. Che fine farà allora San Siro, diventerà la casa esclusiva del Milan, o sarà destinato ad altro? «Francamente non è affar nostro». Nome a parte, la società nerazzurra ha già ben chiaro come dovrà essere la nuova casa. «Non troppo grande, perché lo vogliamo sempre pieno. Facilmente accessibile con i mezzi e comodo: ognuno dovrà avere il proprio posto fisso», è la descrizione del presidente. Paolillo disegna qualche altro tratto: «La cosa più importante è che non sia vissuto come un fastidio per la popolazione del quartiere. Dunque cercheremo di migliorare la viabilità e di dotare lo stadio dei negozi o di quei servizi che mancano a quella zona di Milano. Anche un supermercato, se necessario». Il progetto si farà perché non si può più aspettare e perché l' esempio delle altre squadre mostra che questa è l' unica strada per uscire dal rosso. «Prima di cinque anni non si può fare. Bisogna prendere delle decisioni, chiudere la trattativa sul terreno, ottenere i permessi. Ma non vorremmo aspettare più di otto anni - spiega l' a.d. nerazzurro -. Il mio mestiere è guardare i bilanci e, per quella data, l' Inter dovrà aver raggiunto la parità». Certo, il nuovo stadio costerà (qualcuno dice 160 milioni di euro), ma non sarà questo il problema. «È un progetto che si ripaga da solo e anche più velocemente di quanto si pensi. Ancora una volta possiamo guardare all' Arsenal, ma anche alla Juve, che ha già incassato il 75% dagli sponsor». In Italia la società bianconera è l' unica ad aver già iniziato i lavori per uno stadio di proprietà, il nuovo Delle Alpi, e ha già siglato un accordo commerciale con Sportfive: un contratto da 75 milioni di euro, sotto forma di minimo garantito, per lo sfruttamento commerciale dell' impianto (cessione dei diritti sul nome, co-gestione al 50% dei palchi vip, creazione di una tribuna per pubbliche relazioni di alto profilo). I bianconeri saranno pronti tra quattro-cinque anni. E l' Inter non vuole arrivare in ritardo. 17/06/2008 - Tuttosport - L’Inter accelera sul nuovo stadio «La Juventus ora è un esempio»
Paolillo: «Progetto in 5 anni, è un investimento che si ripaga da solo»
PORTOFINO. L’idea non è proprio una primizia, visto che già nell’agosto del 2004, ammaliato dal Sankt Jakob Park di Basilea, Massimo Moratti
aveva promesso al popo lo nerazzurro che prima o poi avrebbe costruito uno stadio tutto per l’Inter. La signora Milly, moglie del patron, aveva pure parlato dell’argomento a Mario Botta, architetto ticine se che ha restaurato la Scala, ottenendo un sì incondiziona to («Per i Moratti lavorerei pu re di notte») ma - alla fine ­non se ne fece nulla. Stavolta sembra però quella buona per cui alle parole si coniugano pure i fatti, dato che è ormai palese come le nostre società in assenza dei ricavi dati da uno stadio di proprietà non possano reggere la concorren za con i grandi club stranieri. Massimo Moratti lo ha spie gato anche alla platea degli sponsor, saliti per l’annuale workshop della società in que sto luogo abbarbicato tra le colline sopra Portofino. Nono stante il clima da convento di clausura, le parole del presi dente, accompagnato dalla moglie Milly e dall’insepara bile Lillo,(cagnolino stupendo ma un tantino molesto) sono arrivate forti e chiare ai pre­senti: «Per sviluppare una so cietà di calcio occorre costrui re un nuovo stadio che rappre senta quello che è lo stabili mento per un’azienda». Le ca ratteristiche? Presto dette: «Deve essere un luogo dove si possono offrire servizi di tutti i tipi, non deve essere troppo grande per attirare le perso ne in modo che possano affe­zionarsi al proprio posto ed avere il piacere di andarci. Quello di costruire lo stadio è un obiettivo importante e noi lo stiamo studiando con atten zione ».
MODELLO JUVE Parados salmente, per una volta l’In ter, oltre che all’estero, guar da anche a Torino dove il pro getto di un impianto di pro prietà è già diventato realtà: «Il nostro obiettivo - ha spiega to Ernesto Paolillo, ammini stratore delegato del club - è costruirlo in non meno di 5 anni e non più di otto. E’ un in vestimento che si ripaga da solo basta vedere quanto fatto dall’Arsenal e dalla Juventus che vendendo il nome dello stadio e gli sky box hanno già finanziato parte della costru zione del nuovo impianto. Che fare di San Siro? Non è un problema nostro, ne abbiamo già tante di questioni da risol vere. Piuttosto grazie allo sta dio di proprietà riusciremmo ad arrivare al pareggio di bi lancio ».
EXPO NERAZZURRO? Tra le location prese in esame («Occorre trovare un’area con la viabilità già predisposta ad accoglierlo e con la metropoli tana nelle vicinanze») ci sa rebbe pure quella dove sor gerà l’Expo. A tal proposito qualcosa si starebbe già muo vendo: l’idea sarebbe di co struire un impianto da 60-65 mila posti nei pressi di Pero, dal costo di 400 milioni coper ti all’80 per cento da fondi di investimento e banche e per il resto dai Moratti. Il progetto vincente sarebbe scelto tra le proposte dei migliori studi di architettura del mondo, con la consulenza della “Sports Inve stment Group”, società specia lizzata nella realizzazione e nello sviluppo di grandi arene sportive.
ECCELLENZE Oltre all’ac celerazione sull’argomento stadio, l’Inter ha approfittato del workshop per illustrare tutte le sue eccellenze e i pro getti che verranno. Superato il Milan come numero di tifo si, ora il club di Palazzo Duri ni partirà all’assalto della Ci na con l’apertura di nuovi sto re a Pechino e Nanton (que st’ultimo voluto proprio dal governo cinese), del vicino Oriente (summer camp in Egitto e soccer accademy a Dubai e Abu Dhabi) e Stati Uniti (coast to coast di Inter Village in concomitanza dei principali tornei giovanili): «Noi ragioniamo in termini di versi da tutte le altre società», ha concluso Moratti. Un’ulte riore prova? Il tour del cente nario nelle ambasciate e il do cumentario sull’attività degli Inter Campus realizzato da Gabriele Salvatores che ad agosto verrà presentato al fe stival di Locarno. A proposito, oltre all’ennesimo Campus in Sud America, prossime aper ture anche in Uganda, Angola, Romania. 15/10/2008 - Stadi & Business - Inter, addio a San Siro dal 2012?
Ritorna sul possibile nuovo stadio dell'Inter la Gazzetta dello Sport. Il via al progetto di uno stadio di proprietà del club è - secondo la Gazzetta - alle porte. L’okay al finanziamento è atteso entro la fine dell’anno, forse addirittura per i primi di dicembre. Poi, se tutto dovesse filare liscio, i nerazzurri manderebbero in pensione San Siro a partire dalla stagione 2012-2013. Il nuovo impianto secondo molti indizi sorgera nell’area Rho-Pero (ma in passato si era parlato della Bicocca e di Rogoredo), zona vicinissima alle autostrade e servita bene anche a livello di metropolitana (linea rossa). Lì sarebbe dovuto sorgere lo stadio Olimpico se fosse andata in porto la candidatura di Milano per i Giochi del 2000.Il presidente Massimo Moratti vuole evitare di costruire una cattedrale nel deserto, ma in questo - a prescindere dalla zona scelta - potrà aiutarlo molto la recente assegnazione dell’Expo 2015 a Milano. A Palazzo Durini si pensa a uno stadio da 60.000 posti, piacciono gli impianti dell’Ajax (Amsterdam ArenA, "cinque stelle" Uefa, oltre 50.000 posti a sedere) e del Bayern Monaco (Allianz Arena, altro "cinque stelle" da poco meno di 70.000 spettatori). In particolare, sembra proprio la casa dei bavaresi il modello di riferimento degli uomini di Massimo Moratti: un impianto polifunzionale con ristoranti (dai più raffinati ai self service, per finire con i classici pub), area shopping e addirittura un asilo dove è possibile "parcheggiare" i pupi poco interessati alla partita. Le aree di accesso (in base al biglietto acquistato) sono sostanzialmente tre: i palchi privati per le aziende, la zona dei vip e quella per gran la massa dei tifosi. Lo scorso giugno il Giornale riportava che la scelta del progetto sarà promossa da «Sports Investment Group» fra i migliori gruppi di architettura al mondo. Ma già si conoscono alcune caratteristiche dello stadio nerazzurro che verrà intitolato per motivi commerciali a uno sponsor (vedi Ricoh a Coventry) ma sarà dedicato ad Angelo Moratti e Giacinto Facchetti. Pubblicato da Franco Spicciariello 15/10/2008 - La Gazzetta dello Sport - Inter, addio a San Siro. Moratti si farà lo stadio
Entro la fine dell'anno dovrebbe arrivare il via libera al progetto. Il modello sarà l'Allianz Arena, la casa del Bayern Monaco. Il nuovo impianto polifunzionale da 60.000 posti dovrebbe entrare in funzione nel 2012 MILANO, 15 ottobre 2008 - Massimo Moratti sarà quasi certamente l’uomo della grande svolta in casa Inter. Il via al progetto di uno stadio di proprietà del club è infatti alle porte. Tutto è già stato studiato e pianificato nei minimi particolari: l’okay al finanziamento è atteso entro la fine dell’anno, forse addirittura per i primi di dicembre. Poi, se tutto dovesse filare liscio, i nerazzurri manderebbero in pensione San Siro a partire dalla stagione 2012-2013. I MODELLI - Dove nascerà il nuovo impianto è un segreto custodito ancora gelosamente dai Moratti, anche se molti indizi portano all’area Rho-Pero, zona vicinissima alle autostrade e servita bene anche a livello di metropolitana (linea rossa). Lì sarebbe dovuto sorgere lo stadio Olimpico se fosse andata in porto la candidatura di Milano per i Giochi del 2000. Moratti vuole evitare di costruire una cattedrale nel deserto, ma in questo - a prescindere dalla zona scelta - potrà aiutarlo molto la recente assegnazione dell’Expo 2015 a Milano. A Palazzo Durini si pensa a uno stadio da 60.000 posti, piacciono gli impianti dell’Ajax (Amsterdam ArenA, "cinque stelle" Uefa, oltre 50.000 posti a sedere) e del Bayern Monaco (Allianz Arena, altro "cinque stelle" da poco meno di 70.000 spettatori). In particolare, sembra proprio la casa dei bavaresi il modello di riferimento degli uomini di Massimo Moratti: un impianto polifunzionale con ristoranti (dai più raffinati ai self service, per finire con i classici pub), area shopping e addirittura un asilo dove è possibile "parcheggiare" i pupi poco interessati alla partita. Le aree di accesso (in base al biglietto acquistato) sono sostanzialmente tre: i palchi privati per le aziende, la zona dei vip e quella per gran la massa dei tifosi. VERSO ROMA - Intanto, oggi Mourinho ritrova Ibrahimovic, Chivu e Muntari. Obinna è a Milano da ieri. Arrivano buone notizie dall’infermeria: domenica sera, contro la Roma, Materazzi e Vieira potrebbero anche andare in panchina. Mirko Graziano 等待强人出现! 貌似是二零零八年的消息了
01/06/2008 - Il Giornale - La nuova Inter: dopo Mourinho arriverà uno stadio da 65mila posti
Addio San Siro: ecco il progetto per l’impianto che sorgerà nella zona di Per ...
cjackj 发表于 2009-9-8 20:12 http://bbs.inter.net.cn/images/common/back.gif
Goodbye San Siro here is the plan for the facility be built in the area of Pero. It will cost 400 million: The objective is to have it ready for 2012. Capacity of 65 thousand seats. Will be dedicated to Angelo Moratti and Giacinto Facchetti
A farewell long 4 years. Then the whole, the season 2012-13, will leave San Siro to play in the new plant will be built from parts of Pero, the area dedicated to Expo and placed between two stations on the new metro line. An inevitable choice to keep up with the big club in Europe that boast unimaginable revenues from the stadium, as evidenced by the new draft prepared under the guidance of "Sports Investment Group, a company specializing in the creation and development of major sports arenas . In 2006-07, the first 4 Italian companies by turnover (AC Milan, Inter, Roma and Juventus) did not resist the comparison with the corresponding English clubs (Liverpool, Arsenal, Chelsea and Manchester Utd.) The ability to generate revenues: 725 million euros against 1061. Ever, a gap of 336 million. We are light years behind on revenue from the stadium (-350 million) and commercial ones (-142 million). The TV rights but the numbers give reason to the Italian club for 156 million. The situation is likely to worsen despite the return of Juventus to a great extent a result of the collective sale in 2010. Anticipated a range of at least 500 million euros for the behemoths English: Can not make the competition at this level unless the presidents do not intervene in personal property as they did in the last Moratti, Berlusconi and Sensi.
But the rubber band can not pull ad infinitum and the risk of rupture. Therefore essential to increase the value of TV rights to keep pace with the Premiership, to continue a high level trade policy and, above all get the benefits of a very different tenor from the stadiums. Just to understand, Arsenal has more than doubled its revenue from the stadium where hath been established in the new facility which has yielded 135 million in 2006-07 against 64 the previous season. This particular ranking is led by Manchester Utd (138 million) ahead of Arsenal (135), Chelsea (111), Barcelona (89), Real Madrid (82) Liverpool (57), Celtic (51) and so on. A mid-table Italian women with low income: Eleventh Inter with 30 million, AC Milan with 29 twelfth, fifteenth Roma with 24. Juventus, because of relegation to B, has conceded just 8 million. And the Lady began to reverse the trend beginning the restructuring of the Delle Alpi, which should bring benefits for 60-70 million.
Inter want to do better to put in the wake of the clubs across the Channel with a stadium that would resemble that of Liverpool, in the opening of the building. The vision will apply after the final selection of the project promoted by "Sports Investment Group" among the best teams in the world of architecture. But you already know that Inter some features of the stadium for commercial reasons will be entitled to a sponsor (see Ricoh in Coventry) but will be dedicated to Angelo Moratti and Giacinto Facchetti. Philosophy behind the project to bring families to matches and make a full house at every opportunity: essential goals for Massimo Moratti. Meanwhile, the capacity, equal to 60-65 thousand seats, with optimal viewing angles from all sides due to the absence of the athletics track. The notice shall include, inter alia: a) 120-150 sky-box of 35 MQ2, similar to those built at San Siro, which can accommodate a dozen spectators, b) 800 boxes of 15 MQ2-loggia, more spartan and less capacious than previous c) 3 levels of tribune of honor with personalized services depending on the cost, 4) eighty of eateries with the aim to satisfy every need and pocket. Also provided 4 restaurants including a gourmet, and numerous shops. Inside the headquarters of the interaction with the trophy room, the museum and the spaces reserved for merchandising. Outside parking by 7-8 thousand people, it should be enough on match days and in those without to allow those who come to Milan from northwest to leave your car and take the subway.
Cost? About 400 million, including financing costs: most of the investment will come to 80% by funds and banks, the rest by the shareholder. But with the opportunity to make money right from the presentation of the project with input from the sponsors, especially the one which gave its name to the stadium, and companies who book and box stores. It should result in revenue for some forty million. Depreciation is provided in a dozen years. And the revenues, the famous revenues, allow the whole to finance themselves and to compete with major European clubs. In the second stage will discuss the building, near the stadium, a shopping mall and a hotel, which will further injections of money into "project financing.
The last question concerns the Meazza stadium. What will? At Milan the sensitive response. But maybe it's already here, given the words of Vice-President Galliani yesterday: "With the group Ligresti we have already prepared several draft what I consider a dream. We are trying but I know that is a difficult mountain to climb. " 17/06/2008 - Corriere della Sera - «Un superstadio solo per l'Inter»
PORTOFINO - Non prima del 2013, non più tardi del 2016. «Quando l' Inter raggiungerà il pareggio di bila ...
cjackj 发表于 2009-9-8 20:14 http://bbs.inter.net.cn/images/common/back.gif
17/06/2008 - Corriere della Sera - "A superstadio only for Inter»
PORTOFINO - not before 2013, no later than 2016. "When the 'Inter reach a balanced budget." Perhaps in the 'area' s Expo, where already there is the new Fair Rho-Pero, but it is said, because "we have other options." Certainly, in an area already served by Metro. L 'Inter looking home. To be comfortable and to welcome their friends who are numerous: more than 9% of fans at last year '(over AC Milan, according to a Nielsen study), plus 30% of subscribers in the first ten days of sales compared to 2007. But even for cash, "because for now the 'Inter is that it is not just a business." Thus, the old dream of the stadium property, so often cherished, now becomes clearer. He speaks of the president Massimo Moratti during the workshop in Portofino, in the audience to listen when there are those sponsors who will share first-person project. Stalls question, then. Because "the new stadium will bear the name of one of our partners, as has happened in England for 'facility' s Arsenal, l 'Emirates'. With San Siro this would be impossible. "It's named after Meazza, is the history of football, no one could ever change the name," explains' s chief executive Ernesto Paolillo. What will then San Siro, Milan will become the exclusive home, or will be put to another? "Frankly it is not our business." Name aside, the company has very clear as Inter will be the new home. "Not too great, because we want it always full. Easily accessible and convenient transportation: each will have its fixed place "is the description of the president. Paolillo draws some other part: "The most important thing is that it is not seen as a nuisance for the people of the neighborhood. So we will try to improve traffic flow and to equip the stadium shops or services that are lacking in that area of Milan. Even a supermarket, if necessary. " The project will be done because you can not wait any longer and that 's example of the other teams shows that this is the' only way out of the red. "Before five years can not be done. Must make decisions, to close the deal on the land, obtain permits. But we do not want to wait more than eight years - explains the 'ad Inter -. My job is to look at budgets and, by that time, the 'Inter will have reached parity. Sure, the new stadium will cost (some say 160 million euros), but this will not be the problem. "It's a project that pays for itself and even more quickly than you think. Once again we can look at 'Arsenal, but also to Juve, which has already grossed 75% from sponsors. In Italy the company is Juventus' s only one to have already begun work on a stage property, the new Delle Alpi, and has already signed a trade agreement with Sportfive means a contract of 75 million euros in the form of guaranteed minimum for commercial exploitation 's facility (transfer of rights to the name, co-managing 50% of the VIP box, creating a forum for high-profile public relations). The Bianconeri will be ready in four to five years. E l 'Inter does not want to be late. 你们。。。在干什么? 占楼等翻译。。。